8 marzo 2014: la
particolare vicinanza della Migrantes alle donne ucraine
L’8 marzo, festa della donna, la Fondazione Migrantes
desidera ricordare particolarmente le donne migranti. La ripresa
dell’emigrazione italiana, a motivo della crisi e della disoccupazione, coinvolge
molte giovani donne italiane in partenza dal nostro Paese (quasi 35.000 su
80.000 espatriati), metà delle quali con un titolo di studio superiore o con la
laurea, che vanno ad aggiungersi alle oltre 2 milioni di cittadine italiane che
vivono all’estero. Per quanto attiene, invece, l’immigrazione in Italia, ormai
metà delle persone coinvolte (circa 2 milioni e mezzo) sono donne: giovani,
madri, lavoratrici, imprenditrici. Purtroppo, diverse migliaia di queste donne sono anche vittime di sfruttamento sessuale e
lavorativo. La componente femminile è molto alta tra gli immigrati dal Brasile
(73%), dalla Repubblica moldava (67%), dal Perù (60,5%), dall’Ecuador (59%), ma
soprattutto dall’Ucraina (80%). Per questa ragione, quest’anno, la Migrantes
desidera ricordare e essere vicina particolarmente alle donne e madri ucraine,
in ansia per le proprie famiglie, i propri figli, per la drammatica situazione conflittuale
che si è creata nel loro Paese. In diverse città italiane (Genova, Roma,
Milano, Firenze,
Prato, Novara,
Treviso…), seguendo l’appello di
Papa Francesco, i Vescovi e le comunità cattoliche ucraine, con i loro 50
cappellani, stanno accompagnando con momenti di incontro e di preghiera i
drammatici eventi. La speranza è che i rapporti diplomatici in corso tra le
grandi potenze coinvolte e l’impegno dell’Europa, possano portare a una
situazione pacifica delle tensioni in corso; diversamente, potremmo assistere a
un esodo familiare dall’Ucraina che, in tal caso, dovrà
essere sostenuto da un adeguata politica e da strumenti efficaci, sia in Italia
che in Europa.
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